L’emocromo, o esame emocromocitometrico, è un test che valuta le cellule circolanti nel sangue. Il sangue contiene tre tipi di cellule sospese in un fluido chiamato plasma: i globuli bianchi (WBC), i globuli rossi (RBC) e le piastrine (PLT). I parametri misurati includono la conta delle cellule e un’indicazione sulle loro caratteristiche qualitative e funzionali. Anomalie nell'emocromo possono indicare problemi di salute latenti, come anemia, infezioni o disturbi ematologici. Monitorare l'emocromo con regolarità aiuta a individuare tempestivamente eventuali problematiche.
Il parametro misura la quantità totale di proteine presenti nel circolo sanguigno. Le proteine sono macromolecole che svolgono diverse funzioni fondamentali nelle cellule e nei tessuti dell'organismo: molte proteine sostengono infatti la struttura di organi, mentre altre proteine come enzimi ed ormoni svolgono un ruolo chiave nella regolazione del metabolismo. La misura della concentrazione delle proteine nel sangue diventa quindi importante nel valutare la presenza di patologie renali, epatiche o nutrizionali, che portano ad un'eccessiva produzione o un'eccessiva perdita di proteine e quindi a possibili alterazioni dei processi fisiologici.
Il glucosio è la principale fonte di energia per le cellule del nostro organismo, nonché l'unica fonte di energia di rapido utilizzo per il cervello e il sistema nervoso. Per questo motivo è necessario mantenere un livello pressoché costante di glucosio nel sangue, attraverso un'adeguata assunzione di carboidrati durante i pasti. Questo parametro serve a valutare la gestione del glucosio da parte del corpo e il corretto funzionamento del sistema di regolazione dell'insulina.
L'indice HOMA o indice di insulino-resistenza è ottenuto dai risultati di glicemia e insulina e aiuta a valutare se l'insulina è utilizzata correttamente dalle cellule del fegato, dei muscoli e dei tessuti adiposi. Più alto è il valore dell'indice, più basso è l'utilizzo dell'insulina, che può essere associato a intolleranza al glucosio, obesità e disturbi endocrini.
Il sodio è di fondamentale importanza per l'equilibrio idrico, il metabolismo cellulare, la funzionalità muscolare e la trasmissione dei segnali nervosi. La concentrazione del sodio è regolata dai reni: il sodio è introdotto con l'alimentazione e l'organismo, dopo aver utilizzato la quota necessaria, elimina quello in eccesso con l'urina. Livelli alterati di sodio nel sangue sono quindi indicativi di problemi renali, disidratazione o altre condizioni mediche.
Il potassio è un elettrolita vitale, necessario a trasmettere gli impulsi nervosi, alle contrazioni muscolari (incluse quelle del cuore) e all’equilibrio idrico del corpo. Variazioni nei livelli di potassio possono portare a numerose patologie, in particolare a carico del sistema cardiovascolare e neuromuscolare.
Il colesterolo svolge diversi ruoli fondamentali nel corpo: partecipa alla formazione di cellule, pareti cellulari, ormoni e vitamine (come la vitamina D nella pelle) e alla produzione degli acidi biliari necessari alla digestione. Esistono due tipi di colesterolo che vengono maggiormente analizzati, LDL e HDL, con funzioni diverse e con un impatto specifico sulla nostra salute.
Il colesterolo HDL è il cosiddetto “colesterolo buono”: rimuove il grasso in eccesso dalle arterie e lo invia al fegato per essere trasformato e immagazzinato. Bassi livelli di colesterolo HDL possono rappresentare un problema per la salute del cuore e delle arterie.
Il colesterolo LDL è il “colesterolo cattivo”, che costituisce circa l'80% delle lipoproteine non HDL. Livelli elevati di LDL possono compromettere la salute di cuore e arterie e pertanto rappresentano un fattore di rischio determinante per individuare patologie cardiovascolari.
I trigliceridi sono il tipo più comune di grassi presenti nel sangue e assunti con l’alimentazione. Rappresentano la "riserva energetica” del nostro corpo: se mancheranno fonti di energia di rapido utilizzo, come il glucosio, l’organismo impiegherà i trigliceridi per produrre energia.
La transaminasi GOT, o AST (aspartato aminotransferasi), è un enzima coinvolto nel metabolismo degli amminoacidi che si trova all’interno di molti organi, principalmente nel fegato e nel cuore. Negli individui sani i livelli di GOT sono di norma bassi; al contrario, quando vi sono condizioni patologiche, l'enzima viene rilasciato nel sangue e i suoi livelli aumentano. La misura della transaminasi GOT nel sangue viene quindi considerata un esame utile per monitorare la salute di fegato, cuore e muscoli, nonché per rilevare danni epatici, infezioni correlate ed alcuni effetti collaterali associati ai farmaci.
La transaminasi GPT, detta anche ALT (alanina aminotransferasi), è un enzima coinvolto nel metabolismo degli amminoacidi. Si trova principalmente nelle cellule del fegato e dei reni. Negli individui sani i livelli di GPT nel sangue sono di norma bassi; al contrario, quando le cellule epatiche sono danneggiate, la GPT viene rilasciata nel sangue e i suoi livelli aumentano. La GPT è di solito richiesta insieme alla GOT come parte del pannello epatico: entrambi gli enzimi aumentano ogni volta che il fegato viene danneggiato, anche se la GPT è più specifica per il fegato rispetto alla GOT.
L’acido urico è un prodotto della degradazione delle purine, composti contenenti azoto presenti in diverse molecole del nostro organismo e in vari alimenti. È fondamentale mantenerlo sotto controllo per la salute delle articolazioni e dei reni: il suo accumulo nell'organismo può infatti portare alla formazione di cristalli e, di conseguenza, ad infiammazione e danni ai tessuti. La quantità di acido urico nel sangue fornisce quindi informazioni importanti sulla salute delle articolazioni e può essere correlata a diverse condizioni mediche.
Creatininemia (Creatinina)
La creatinina è una sostanza contenuta nei muscoli, in quantità variabile a seconda di età, sesso e etnia, e correlata alla funzionalità renale. Testare il livello di creatinina aiuta infatti a valutare la velocità con cui il sangue viene filtrato dai reni, chiamata velocità di filtrazione glomerulare stimata (EGFR). Se la massa muscolare, i livelli di idratazione e la funzione renale sono stabili, i livelli di creatinina tendono a rimanere relativamente costanti.
L'ormone tireostimolante (TSH) viene analizzato per valutare la funzione tiroidea. I livelli di TSH possono suggerire se la propria tiroide è iperattiva o ipoattiva: più i livelli di TSH saranno alti, e meno la tiroide sarà attiva; viceversa, a bassi livelli di TSH corrisponde una forte attività della tiroide. Conoscere i livelli di TSH può contribuire alla diagnosi precoce di problemi alla tiroide e consente di individuare il rischio di sviluppare una patologia tiroidea.
Esame completo delle urine
L'esame completo delle urine è definito da un insieme di test per la rivelazione e la quantificazione dei prodotti fisiologici o patologici del metabolismo, nonché di cellule, batteri e frammenti cellulari nelle urine. In condizioni normali l'urina ha una colorazione gialla ed un aspetto limpido. Numerose patologie renali, urinarie o metaboliche possono essere diagnosticate in fase precoce ricercando la presenza di eventuali anomalie come l’aumentata concentrazione di elementi che in condizioni normali non sono presenti in quantità significative nell’urina (albumina, glucosio, nitriti, emazie, linfociti ecc).
L’omocisteina è un aminoacido presente normalmente in basse concentrazioni nell’organismo. È prodotta all’interno delle cellule e viene poi rapidamente metabolizzata e convertita in altri prodotti, grazie all'uso di vitamine B6, B12 e folati. Un aumento dell'omocisteina plasmatica può quindi essere un segno di patologie in cui vi è un'alterazione di questo processo o evidenziare un deficit di queste vitamine.
LDH (Lattato deidrogenasi)
La lattato deidrogenasi (LDH) è un enzima coinvolto nella produzione di energia. È presente in tutte le cellule dell’organismo, ma le concentrazioni più alte si ritrovano a livello di cuore, fegato, muscoli, reni, polmoni e sangue. Negli individui sani i livelli di LDH misurabili nel sangue sono bassi. In seguito ad una malattia, un'infezione o un trauma che comporta danneggiamento o distruzione cellulare, l'enzima viene rilasciato dalle cellule e di conseguenza i suoi livelli nel circolo sanguigno aumentano. Si tratta perciò di un marcatore non specifico della presenza di danno tissutale, utile per la diagnosi e il monitoraggio di diverse condizioni mediche.
La lipoproteina (a) o Lp(a) è un tipo di non HDL che, come LDL e ApoB, costituisce un ulteriore fattore di rischio per le malattie cardiovascolari in generale. La principale differenza rispetto alle altre particelle di "colesterolo cattivo" è che Lp(a) è essenzialmente un fattore genetico e non può essere influenzato da farmaci esistenti.
Albumina urinaria (Microalbuminuria)
La microalbuminuria definisce la quantità di albumina presente nelle urine. L’albumina è una delle proteine principali presenti nel sangue. In condizioni fisiologiche, i reni filtrano il sangue per eliminare i prodotti di scarto (come la creatinina) ma non l'albumina, che quindi risulta assente nelle urine. La misura dell'albumina nelle urine diventa quindi un indicatore della pressione sanguigna e della salute dei reni, utile per la diagnosi di diverse condizioni mediche che colpiscono quest'organo.
Tempo di protrombina (PT)
Il PT, ossia tempo di protrombina, è la misura del tempo necessario alla formazione di un coagulo in un campione di sangue. La protrombina è una delle diverse proteine note come fattori della coagulazione, fondamentali appunto per il processo della coagulazione. Insieme al a-PTT, l'esame valuta l'efficienza del processo di emostasi e viene utilizzato più frequentemente nel monitoraggio dei pazienti in terapia con alcuni farmaci anticoagulanti.
Tempo di tromboplastina parziale attivato (APTT)
L'a-PTT, o tempo di tromboplastina parziale attivato, è un esame ematico che valuta la coagulazione del sangue. Questo test misura il tempo necessario per la formazione di coaguli nel sangue, tramite l'uso di specifici reagenti che vengono aggiunti al sangue raccolto in provetta. L'a-PTT, insieme al PT, stima la quantità e la funzionalità di specifiche proteine del sangue essenziali per la formazione del coagulo, definite fattori della coagulazione. L'esame fornisce in questo modo una valutazione dell'efficienza del processo di emostasi dell'individuo.
Elettroforesi delle proteine
L’elettroforesi delle proteine è un metodo che consente di separare le proteine contenute nei liquidi biologici, come sangue e urina. In particolare, nel sangue abbiamo due principali classi di proteine: l’albumina, la più abbondante, ed il gruppo eterogeneo delle globuline. Ciascuno di questi gruppi proteici è distinto e possiede concentrazioni e caratteristiche specifiche, che possono essere alterate da alcune patologie. L’elettroforesi delle proteine può contribuire a diagnosticarle e /o monitorarle.
La fosfatasi alcalina, o ALP, è un enzima che si trova in diversi tessuti dell’organismo. In presenza di patologie del fegato, dell'osso o delle vie biliari, l'ALP viene rilasciata nel sangue in maniera più o meno elevata, a seconda della gravità della patologia. In combinazione con altri test, la misura dell'ALP dà quindi la possibilità di identificare e di monitorare diverse condizioni mediche, in particolare quelle a carico di fegato ed ossa.
Il calcio è un minerale essenziale, il più abbondante dell’organismo. È coinvolto in molte funzioni cruciali, come la comunicazione tra le cellule, il funzionamento di muscoli, nervi e cuore, la coagulazione del sangue e la formazione e il mantenimento delle ossa. La quasi totalità del calcio presente nell'organismo è immagazzinata nelle ossa e nei denti, mentre solo l'1% circola nel sangue. La misura del calcio ematico viene richiesta di norma per valutare lo stato di salute generale e per lo screening, la diagnosi e il monitoraggio di diverse patologie che interessano ossa, cuore, nervi, reni, paratiroidi e tiroide.
Insulinemia basale (Insulina)
L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas e fondamentale per la regolazione dei livelli di glucosio nel sangue e del metabolismo del corpo. Il ruolo principale dell'insulina è di favorire l'ingresso del glucosio nelle cellule: dopo un pasto, la quantità di glucosio nel sangue aumenta e stimola il pancreas a rilasciare insulina, la quale va ad agire sulle diverse cellule del corpo; quando il glucosio entra nelle cellule, i livelli di glicemia diminuiscono e di conseguenza anche quelli di insulina. Se la produzione di insulina non è sufficiente o se le cellule dell'organismo non rispondono adeguatamente all'azione dell'insulina (insulino-resistenza), i livelli di glucosio nel sangue aumentano fino a determinare l'alterazione dei normali processi fisiologici e quindi lo svilippo di diverse patologie: malattie renali, cardiovascolari ma soprattutto diabete.
La ferritina è un indicatore del livello di ferro immagazzinato nel corpo. Il ferro è importante per la salute dei globuli rossi ed è necessario per trasportare ossigeno ai tessuti e agli organi nel corpo. La ferritina accumula il ferro nelle cellule e quindi la concentrazione di ferritina nel siero correla di norma bene con i depositi di ferro di tutto il corpo, rendendo la sua misura importante nel valutare i livelli di ferro e qualsiasi potenziale problema con il suo metabolismo.
FSH – ormone follicolo stimolante
L'ormone follicolo-stimolante, o FSH, è un ormone che svolge un ruolo importante nella riproduzione e nello sviluppo sessuale degli individui. Nelle donne, l'FSH va a regolare il ciclo mestruale e stimola la crescita e lo sviluppo dei follicoli (e quindi degli ovociti) nelle ovaie; i suoi livelli variano durante le varie fasi del ciclo mestruale, con più alte concentrazioni a ridosso dell'ovulazione. Negli uomini, invece, l'FSH va a regolare il processo di produzione e maturazione degli spermatozoi; i suoi livelli rimangono costanti nel corso della vita. Alterazioni nei valori di FSH sono correlabili a diverse patologie che colpiscono l’ipotalamo, l’ipofisi o le ovaie/testicoli, e che comportano problemi quali infertilità, ciclo mestruale irregolare, pubertà precoce o ritardata.
La gamma-glutamil transferasi (GGT o gamma GT) è un enzima che svolge un ruolo chiave nel processo di detossificazione del fegato. Negli individui sani i livelli di GGT sono bassi; al contrario, quando il fegato o le vie biliari sono danneggiati a causa di varie patologie, la GGT viene rilasciata nel sangue e i suoi livelli aumentano. La misurazione di GGT nel sangue può fornire quindi informazioni importanti sulla salute del fegato e su eventuali disturbi o lesioni a questo organo.
LH – ormone luteinizzante
L'ormone luteinizzante, o LH, è un ormone che svolge un ruolo importante nella riproduzione e nello sviluppo sessuale degli individui. Nelle donne l'LH regola il ciclo mestruale e stimola la produzione di progesterone; i suoi livelli variano durante le varie fasi del ciclo mestruale, raggiungendo rapidamente un picco di elevata concentrazione a ridosso dell'ovulazione. Negli uomini, invece, l’LH stimola i testicoli a produrre testosterone e i suoi livelli rimangono costanti nel corso della vita. Alterazioni nei valori di LH sono correlabili a diverse patologie che colpiscono l’ipotalamo, l’ipofisi o le ovaie/testicoli, e che comportano problemi quali infertilità, ciclo mestruale irregolare, pubertà precoce o ritardata.
Sangue occulto nelle feci
Il test per la ricerca di sangue occulto nelle feci ricerca il sangue presente nelle feci, ma non visibile ad occhio nudo. In condizioni normali il test risulta negativo; un risultato positivo indica invece un sanguinamento anomalo nel tratto gastrointestinale. La presenza di sangue nelle feci può essere dovuta a molteplici cause (ulcere, diverticolosi, polipi, emorroidi). In particolare, questo test è utile nello screening di popolazione per il cancro del colon-retto, dato che esiste il rischio che polipi benigni, molto comuni nelle persone con età maggiore di 50 anni, subiscano una trasformazione in senso neoplastico, nonostante nella maggior parte delle persone non creino alcun problema.
Ormone anti-Mülleriano (AMH)
L’ormone anti-Mülleriano (AMH) è un ormone prodotto dai tessuti riproduttivi, ovvero i testicoli negli uomini e le ovaie nelle donne. Il ruolo dell’AMH e la sua concentrazione variano in relazione al sesso e all’età. Negli uomini l'AMH viene prodotto in grande quantità già a partire dall'epoca prenatale, bloccando lo sviluppo degli organi genitali femminili e permettendo invece lo sviluppo di quelli maschili; i suoi livelli rimangono alti fino alla pubertà, per poi diminuire nell'età adulta. Nelle donne invece l'AMH è prodotto in basse quantità nell'età fetale e nell'infanzia, permettendo lo sviluppo degli organi genitali femminili; i suoi livelli iniziano ad aumentare dopo la pubertà, quando l'ormone viene prodotto in grandi quantità dai follicoli. Nelle donne in età fertile la concentrazione di AMH riflette la quantità di ovociti che possono andare incontro a maturazione e quindi la probabilità di poter concepire un figlio: col passare dell'età il numero di ovociti diminuisce e di conseguenza anche i livelli di AMH si abbassano, fino ad arrivare alla menopausa, quando l'ormone non è di solito rilevabile. La misura dell'AMH dà quindi molte informazioni sulla salute del sistema riproduttivo.