Diete per il diabete: funzionano?

21.05.24
Diete per il diabete: funzionano?

Esistono due tipi principali di diabete, noti come tipo 1 e tipo 2. Il tipo 2 è molto più comune e colpisce circa il 6% della popolazione italiana.  

Le persone affette da diabete non sono in grado di convertire correttamente lo zucchero nel sangue (o glucosio) in energia, il che fa sì che il livello di zucchero nel sangue diventi troppo alto. Questo accade perché non c'è abbastanza insulina o perché l'insulina prodotta non funziona correttamente. 

L'insulina è un ormone prodotto dal pancreas responsabile del controllo della quantità di glucosio nel sangue dopo aver mangiato. L'insulina sposta il glucosio dal sangue alle cellule, dove viene immagazzinato o utilizzato come energia.

Il diabete di tipo 1 è una malattia cronica autoimmune in cui il sistema immunitario distrugge le cellule del pancreas, che quindi non riescono più a produrre sufficienti quantità di insulina; viene per questo gestito principalmente con dei farmaci. Il diabete di tipo 2 è una patologia cronica che si sviluppa perché l’insulina non funziona correttamente o le cellule dell’organismo non riescono a rispondere ad essa. In questo caso, oltre ai farmaci, le persone affette da diabete di tipo 2 possono controllare in modo significativo il suo impatto sulla salute e sul benessere attraverso una dieta sana, un'attività fisica regolare e un peso corporeo sano.

Esistono molte diete diverse che le persone possono adottare per perdere peso e migliorare la propria salute generale, ma funzionano anche per controllare il diabete?

Diete a basso contenuto di carboidrati e diete chetogeniche per diabetici 

Seguire una dieta a basso contenuto di carboidrati, o low-carb, significa ridurre la quantità di carboidrati assunti. Può essere difficile immaginare cosa significhi in pratica, poiché i carboidrati non si trovano solo negli alimenti più ovvi come pane, pasta e riso. Una fetta di pane di media grandezza, ad esempio, contiene circa 15-20 g di carboidrati: gli stessi contenuti in una mela. Una patata grande al forno può contenere fino a 90 g di carboidrati.  Una dieta chetogenica potrebbe essere vista come una dieta più estrema di quella low-carb, poiché prevede una forte riduzione dei carboidrati in favore di maggiore quantità di grassi e proteine.

Un beneficio fondamentale di una dieta a basso contenuto di carboidrati è sicuramente la perdita di peso. Perdere peso può contribuire ad abbassare i livelli di zucchero nel sangue per chi soffre di diabete di tipo 2, oltre a ridurre i grassi come il colesterolo. Perdere peso può anche ridurre il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 se si rientra in una categoria a rischio. Ci sono poche prove di benefici per le persone con diabete di tipo 1. 

In generale, comunque, le linee guide sconsigliano di sottoporsi a questo tipo di diete, se non in casi molto specifici e soprattutto mai senza sorveglianza da parte del proprio medico. Infatti, chi è in cura per il diabete di tipo 2 deve sapere che le diete a basso contenuto di carboidrati potrebbero aumentare il rischio di ipoglicemia, una condizione in cui i livelli di zucchero nel sangue si abbassano eccessivamente. È meglio parlare con il proprio medico di famiglia prima di apportare cambiamenti drastici alla propria dieta.

  

Diete a base di cibi crudi per diabetici 

Le diete a base di cibi crudi sono state seguite per secoli, ma sono diventate più popolari negli ultimi anni. 

In una dieta a base di cibi crudi si mangiano per lo più alimenti crudi e preparati al momento, che non sono stati riscaldati oltre una certa temperatura. Gli alimenti crudi non dovrebbero essere pastorizzati o lavorati in alcun modo, in base alla teoria che la cottura e la lavorazione possono rimuovere alcuni nutrienti. Questa dieta aiuta anche a limitare il consumo di additivi chimici.

I sostenitori di una dieta a base di cibi crudi ritengono che questo approccio sia ideale per la salute e sostengono che possa offrire molti benefici, tra cui la perdita di peso e il miglioramento della salute generale. Si ritiene che una dieta a base di cibi crudi sia utile per ridurre il rischio di alcune malattie, tra cui quelle cardiache, il cancro e il diabete, ma questo non è ancora stato dimostrato scientificamente.

È logico che seguire una dieta a base di cibi crudi possa migliorare alcuni aspetti della salute, data l'elevata quantità di frutta e verdura preparata al momento. Alcuni esperti di salute temono però che una dieta così restrittiva possa avere conseguenze negative sulla salute a lungo termine. 

La dieta mediterranea per i diabetici 

Una dieta di tipo mediterraneo può essere una buona opzione per le persone con diabete di tipo 2, in quanto si ritiene che possa favorire la perdita di peso e migliorare la gestione della glicemia. Ci sono prove significative che indicano che riduce anche il rischio di malattie generali e cardiovascolari.  

Le persone che seguono una dieta mediterranea mangiano in genere molta verdura fresca, frutta, fagioli e prodotti integrali. Anche il pesce, il pollo e alcuni prodotti caseari possono essere inclusi con moderazione. Anche i grassi sani, come l'olio d'oliva, sono una parte importante della dieta mediterranea. 

Si ritiene che l'approccio globale della dieta mediterranea e la combinazione di molti alimenti nutrienti diversi la rendano un modo di mangiare così sano e variegato. Anche l'attività fisica e il tempo trascorso all'aria aperta, con la produzione di vitamina D in risposta ai raggi solari, contribuiscono al benessere generale di chi vive nel Mediterraneo. 

Qual è la dieta migliore per il diabete? 

Non esiste una dieta migliore o perfetta per il diabete, ma l'adozione di uno stile di vita più sano e attivo può migliorare la qualità della vita di molti pazienti diabetici. 

Come mantenersi in salute con il diabete 

Il diabete colpisce milioni di persone in tutto il mondo, per cui è fondamentale ridurre il rischio attraverso controlli regolari. Il test di screening per il diabete di SYNLAB identifica i livelli di zucchero nel sangue nell'ultimo periodo di due o tre mesi e verifica se si è a rischio di diabete. Questo test è adatto anche alle persone a cui è stato diagnosticato il prediabete, il diabete di tipo 1 o di tipo 2 e che devono monitorare la propria HbA1c.

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